Pare assurdo.
L'Italia è uno degli stati che forse ha più storia nel mondo delle corse, che ha visto nascere gente come Enzo Ferrari che ha dato vita a un mito, a una storia che tutt'ora resta la più imbattuta del mondo; che ha visto trionfare propri piloti nei primi campionati di F1 con Farina e Ascari; Che ha visto nascere la Targa Florio e altri circuiti STORICI come Monza e Imola. Nel tempo però questa storia si è piano piano eclissata. Arrivando ai giorni nostri con un Fisichella che a stento si regge in piedi senza bastone, un Trulli che non vede un punto neanche col binocolo da 3 anni, un Liuzzi che io mi chiedo come fa ad essere ancora su una macchina di F1, e un Badoer che fino a qualche anno fa con la sua Ferrari decideva saggiamente di farsi superare all'uscita box da macchine più lente arrivando a giri completi al 17° posto. Beh oggi non abbiamo più neanche questo. L'ultimo "baluardo" se così si può definire è stato cacciato a piedate nel culo da una società e da un mondo in cui non si pagano più i piloti, ma in cui i piloti pagano per partecipare. Petrov ha definitivamente sostituito Trulli alla guida della Lotus con Kovalainen, portando di certo molti soldi in casa di una Caterham che sono certo di punti non ne vedrà manco quest'anno, tanto meno con Petrov come pilota di punta. Quindi la storia dell'Italia in F1, almeno come piloti, si blocca per un pò di tempo, fino a un prossimo talento nascosto che troverà una qualche possibilità da qualche parte. Di certo non finchè talenti giovani (vedi il nuovo acquisto della McLaren) di altri paesi non brilleranno di più dei nostri "talenti", anche se non credo se ne veda manco l'ombra di talenti italiani al momento.
Rincuoriamoci almeno che nella nostra F1 siamo quasi tutti Italiani e che valiamo un pochino come piloti...seppur di una simulazione...ma meglio di niente
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